Maria Consiglia Rasulo

Maria Consiglia Rasulo

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L’Università di Napoli “Parthenope”, di Pavia, di Trento e l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (Cnr-Irea) all’Expo 2020 di Dubai
per rappresentare le eccellenze italiane nel settore del Telerilevamento nella settimana dedicata allo spazio.


satelliteGiovedì 21 ottobre 2021, dalle 11:00 alle 15:00 (ora locale degli Emirati), si svolge l'evento "L’osservazione della Terra dallo spazio: dai principi fisici alle applicazioni avanzate" a cui parteciperà anche la United Arab Emirates University. L'evento avrà lo scopo di raccontare in modo semplice e intuitivo l’osservazione della Terra dallo spazio e sarà trasmesso in streeming sul canale YouTube ufficiale del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.
L’osservazione della Terra sta vivendo un momento di crescita straordinaria grazie all’avanzamento tecnologico nella costruzione di nuovi sensori, piccoli satelliti e agli investimenti di agenzie spaziali e player privati. Strumenti operanti a diverse bande spettrali consentono di controllare vulcani, misurare gli effetti in superficie di terremoti, controllare e monitorare il suolo, gli edifici e le infrastrutture. Questi occhi elettronici, montati a bordo di satelliti, aerei o droni, sono in grado di apprezzare frequenze non visibili dall’occhio umano e consentono di fornire misure fondamentali per monitorare il nostro pianeta e il cambiamento climatico in aree vaste e in modo ripetuto nel tempo.
L’Italia è in prima linea grazie alle missioni COSMO-SkyMed e PRISMA dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e, grazie alla sua tradizione di ricerca di punta nel settore del telerilevamento, gioca un ruolo fondamentale in ambito internazionale. Le competenze italiane nel settore del trattamento dei dati telerilevati per l’estrazione delle informazioni di interesse sono notevoli e spesso la ricerca in Italia ha fatto scuola all’estero.
Per questo motivo alcuni ricercatori dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, di Pavia, di Trento e del Cnr-Irea, che operano in ambito internazionale nel settore del telerilevamento ed elaborazione di immagini telerilevate, racconteranno alcune eccellenze italiane in questo ambito all'interno del Padiglione Italia, in occasione della settimana dedicata allo Spazio (Space Week).
Nella prima parte dell'evento saranno introdotti i principi sfruttati dai sensori radar, capaci di fornire con elevato livello di dettaglio e in ogni condizione atmosferica immagini a microonde delle caratteristiche geometriche della superficie terrestre, e dai sensori multispettrali, che permettono di identificare con la stessa precisione i materiali degli oggetti al suolo. Seguirà una fase di dimostrazione, con semplici esperimenti pensati per l’evento, che intende spiegare le peculiarità e la complementarità dei diversi strumenti.
Nella seconda parte saranno affrontati alcuni esempi di applicazione di questi sensori. In particolare, i partecipanti potranno verificare come i sensori radar permettano il monitoraggio delle deformazioni del suolo e degli edifici con precisione millimetrica. Successivamente, verrà spiegato come riconoscere da satellite i materiali di costruzione e la qualità dell’acqua mediante il sensore iperspettrale PRISMA. Infine, saranno illustrate le possibilità offerte dall’osservazione ravvicinata dell’ambiente urbano e naturale mediante l’utilizzo di sensori multispettrali montati su droni.
A conclusione della giornata è prevista una tavola rotonda dedicata alle attività negli Emirati Arabi Uniti nell’ambito del Remote Sensing, con riferimento a possibili collaborazioni con l’Italia sia in ambito accademico sia a quelli di ricerca e sviluppo.
Segui l'evento sul canale you tube:
 

jmse Measure Monitor Modeling Wave Combined Uses horizontal lightL'innalzamento del livello del mare e l'aumento delle mareggiate sono fenomeni che interagiscono a diverse scale temporali e spaziali e giocano un ruolo fondamentale nelle questioni attuali e future legate al cambiamento climatico. Per prevenire e/o mitigare tale impatto, sono necessari un monitoraggio costante e un'analisi dettagliata dello stato del mare.

Lo Special Issue “Measuring, Monitoring and Modeling the Ocean Waves: Possible Combined Uses for Advances and Future Perspectives” che ha tra gli editor Giovanni Ludeno, Ricercatore dell’IREA, intende pubblicare studi basati sull’integrazione tra osservazioni sul campo e risultati numerici, al fine di migliorare la comprensione della propagazione delle onde e dell'idrodinamica nella regione costiera alla luce del cambiamento climatico e ambientale.

Ulteriori informazioni e le istruzioni per la sottomissione sono disponibili a questo link.

La scadenza per le sottomissioni è il 07 Marzo 2022

 

 


Vai alle altre notizie in evidenza 

padiglione ItaliaMancano ormai pochi giorni all’avvio di Expo Dubai 2020, l’Esposizione Universale che si terrà negli Emirati Arabi Uniti dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022, la prima a svolgersi in un Paese arabo.
All’interno del Padiglione Italia, che mostrerà al mondo le eccellenze del nostro Paese, sarà presente un’ area destinata all’innovazione, l’Innovation Space, un orizzonte sulle ultime frontiere della ricerca italiana. Attraverso filmati riprodotti in loop sugli schermi, gli enti di ricerca, le università e le aziende italiane racconteranno il loro contributo nei due settori fondamentali per uno sviluppo sostenibile e circolare: l’Acqua e lo Spazio.
Tra i 24 video, selezionati dal Commissariato Generale dell'Italia per Expo Dubai e dal CNR, ci sarà anche un filmato realizzato dall’IREA sull’Osservazione della Terra, una disciplina che permette di migliorare le conoscenze del nostro Pianeta per la salvaguardia del suo ambiente e dei suoi abitanti. Il video racconta le innovazioni tecnologiche in ambito spaziale e l’interferometria SAR differenziale, una tecnica all’avanguardia utilizzata per l’elaborazione dei dati satellitari per la quale l’IREA è un centro di riconosciuta eccellenza in ambito internazionale. Tale tecnica consente di misurare le deformazioni del suolo con la precisione del millimetro e ha numerosi campi di applicazione, dalla misura dello spostamento del terreno a seguito di un evento sismico, allo studio delle deformazioni in aree vulcaniche, al monitoraggio di infrastrutture e di edifici, alla salvaguardia del patrimonio artistico.
Il 21 ottobre, nella settimana dedicata allo Spazio, è poi in calendario l'evento "L’Osservazione della Terra dallo Spazio: dai Principi Fisici alle Applicazioni Avanzate". Ricercatori dell’IREA-CNR, insieme a quelli delle Università di Napoli Parthenope, di Pavia e di Trento e della United Arab Emirates University, illustreranno le tecnologie moderne di Osservazione della Terra dallo Spazio approfondendo i principi di funzionamento di sensori radar ed ottici, ed analizzando le applicazioni con particolare riferimento alle aree dell’Italia e degli Emirati Arabi.
 
MMT-logoIl 24 settembre 2021 torna l’appuntamento con la European Researchers' Night (ERN), promossa dalla Commissione Europea. Nel progetto “Meet Me Tonight”, coordinato dall’Università FEDERICO II di Napoli, in Campania sono coinvolti oltre 50 soggetti pubblici e privati come Atenei, Enti di ricerca, Musei, impegnati nella divulgazione della scienza per una giornata “Faccia a faccia” con la ricerca.
L’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente (IREA) afferente a CREO-CNR (Campania REteOutreach), la neonata rete di divulgazione scientifica di 24 Istituti campani e del Comitato Unico di Garanzia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, partecipa in prima linea all’evento nell'ambito della tematica Planet Earth e propone le sue attività in presenza dalle ore 10.00 alle 20.00 presso il Chiostro del Complesso Monumentale Santi Marcellino e Festo nel cuore del centro storico di Napoli.

SAC2022"ACM Symposium on Applied Computing" (SAC) è da 37 anni un forum internazionale che raccoglie ricercatori e programmatori di codice nel campo delle scienze dell'informazione per interagire e presentare i risultati del loro lavoro. "ACM Special Interest Group on Applied Computing" (SIGAPP) è il solo sponsor di SAC. Gli atti della conferenza sono pubblicati da ACM e sono anche disponibili online tramite la Biblioteca digitale di ACM.

La traccia "Information Access and Retrieval" (IAR) riguarda il tema dell'accesso e del reperimento di informazioni, in particolare le teorie, applicate a nuove aree e in nuovi contesti e la loro implementazione e valutazione.

 

 

Date importanti: 

  • 24 Ottobre 2021. Sottomissione di articoli e di abstract SRC 
  • 25 Ottobre 2021. Sottomissione di proposte tutorial
  • 20 Novembre 2021. Notifica di accettazione delle proposte tutorial
  • 10 Dicembre 2021. Notifica di accettazione degli articoli e degli abstract SRC 
  • 21 Dicembre 2021. Copie Camera-ready degli articoli accettati
  • 21 Dicembre 2021. Registrazione di almeno un autore per la pubblicazione dell'articolo negli atti della conferenza
  • 26 Aprile 2022. Presentazione poster SRC
  • 27 Aprile 2022. Presentazione poster non SRC
  • 28 Aprile 2022. Sessioni per presentazioni orali SRC

 

Per informazioni più dettagliate consultare il Call for Papers

Il CNR-IREA ha sviluppato un prodotto pre-operativo di umidità superficiale (SSM) dei suoli ad alta risoluzione spaziale (1km) derivato dai dati radar della costellazione Sentinel-1 del programma europeo Copernicus di Osservazione della Terra. Il prodotto SSM è stato validato secondo protocolli internazionali usando misure di reti idrologiche distribuite fra Europa, Stati Uniti, Canada e Australia. Le stime di SSM ottenute da Sentinel-1 possono contribuire a migliorare, fra altre applicazioni, le previsioni meteorologiche ad elevata risoluzione spaziale e la gestione delle risorse irrigue.
L’umidità del suolo è una variabile climatica essenziale che svolge un ruolo importante nello scambio di acqua, energia e flussi biochimici tra la superficie terrestre e l'atmosfera.
Le mappe di umidità superficiale derivate da misure satellitari sono attualmente distribuite in modo operativo, a scala globale e a bassa risoluzione spaziale (i.e., 25 – 45 km), nell’ambito delle missioni spaziali SMOS (ESA), ASCAT (EUMETSAT) e SMAP (NASA). Inoltre, esistono prodotti pre-operativi a risoluzioni spaziali tra 0.1 e 3 km sviluppati nell’ambito della missione SMAP integrando dati Sentinel-1 (S-1) e nell’ambito dei servizi Copernicus basati su dati S-1 o di servizi regionali o nazionali sviluppati in alcuni paesi Europei. Tuttavia, la maggior parte di questi prodotti è stata validata su aree e intervalli temporali limitati.
Il prodotto pre-operativo SSM sviluppato dal CNR-IREA è stato realizzato durante il progetto “Exploitation of Sentinel-1 for Surface Soil Moisture Retrieval at High Resolution - Exploit-S-1” finanziato dalla Agenzia Spaziale Europea nell’ambito del programma “Science Exploitation of Operational Missions (SEOM) S14SCI LAND” ed è stato ampiamente validato usando misure in situ di reti idrologiche distribuite nel mondo e acquisite in un arco temporale di quattro anni. L’algoritmo di stima di SSM e la sua validazione sono stati descritti in un lavoro recentemente pubblicato sulla rivista Remote Sensing of Environment (Balenzano et al., RSE 2021). Lo studio evidenzia non solo gli elementi di novità del prodotto, ma contribuisce a individuare i limiti delle reti idrologiche attualmente disponibili per la validazione di stime satellitari di SSM ad alta risoluzione spaziale, proponendo indicazioni per superarli. La metodologia di stima, implementata nel codice SMOSAR (Soil MOisture retrieval from multi-temporal SAR data), sfrutta il breve tempo di rivisita della costellazione S-1 per risolvere i cambiamenti di umidità del suolo che mediamente avvengono su scale temporali di qualche giorno. Per questo motivo l’algoritmo di stima è denominato “Short Term Change Detection”. Il prodotto finale è costituito da mappe di umidità del suolo volumetrica (m3/m3) relativa allo strato superficiale (~0.05 m) di suolo e ad 1 km di risoluzione spaziale. Una novità del prodotto CNR-IREA è che alla stima di SSM è associata quella della sua deviazione standard come misura di affidabilità. In figura è riportato un esempio del prodotto di SSM e sua deviazione standard a scala nazionale.
 
SSM1a

Figura 1a

SSM1b

Figura 1b

 
Esempio di composizione di mappe di umidità del suolo (14-19/04/2018) ad 1 km di risoluzione spaziale (Figura 1a) e sua deviazione standard (Figura 1b) derivate da
orbite discendenti Sentinel-1 sull’Italia. Come esempio, sono indicate due orbite Sentinel-1 che compongono il mosaico.
 
La ricerca ha anche studiato la fattibilità di produzione di mappe di SSM a scala del Mediterraneo, che è un’area di grande interesse scientifico e socio-economico per via della crescente pressione antropica, la sua vulnerabilità ai cambiamenti climatici e le relative conseguenze in termini di scarsità idrica e eventi idrometeorologici estremi. Infatti, l’area mediterranea concentra importanti rischi naturali legati al ciclo dell'acqua, comprese le forti precipitazioni e inondazioni improvvise durante la stagione autunnale e le ondate di calore e siccità accompagnate da incendi boschivi durante l'estate. Tali rischi naturali hanno un forte impatto sulle popolazioni che vivono nell'area, ma la capacità di prevedere tali eventi rimane debole a causa del contributo di processi superficiali su scala molto fine. Inoltre, la risorsa idrica è un problema critico per gran parte del bacino del Mediterraneo in un contesto di crescente domanda di acqua, ad esempio per l’irrigazione, che si aggrava con il cambiamento climatico.
Questi problemi sociali e scientifici motivano un’attenzione crescente e stringente verso il monitoraggio dell’eterogeneità spazio/temporale dell’umidità del suolo a grana più fine derivata da dati S-1 per applicazioni in ambito agronomico e idrologico come, ad esempio, la identificazione precoce di condizioni di siccità dei suoli o dell’estensione delle aree irrigue, l’allerta di eventi alluvionali mediante previsioni metereologiche di nuova generazione che lavorano su griglie con risoluzioni di ~1 km e la gestione efficiente delle risorse irrigue a scala di bacino.
 
incendioLa stagione estiva 2021 è stata caratterizzata da eventi estremi legati al cambiamento climatico globale, quali le piogge torrenziali che hanno devastato l’Europa continentale, le ondate anomale di calore che hanno interessato il Nord Europa e la Scandinavia e la serie di incendi di vaste proporzioni che stanno interessando l’intero bacino del Mediterraneo. I fenomeni estremi sopra citati potrebbero essere riconducubili agli effetti dei cambiamenti climatici globali, la cui ampia portata è stata confermata dal 6th Assessment Report dell’IPCC.
In questo contesto un incendio di notevole portata si è sviluppato in Sardegna, nella regione del Montiferru tra il 23 e il 29 luglio, distruggendo quasi 12000 ettari di patrimonio forestale e paesaggistico e creando ingenti danni alle proprietà. L’evento è stato talmente esteso e di severità significativa da richiedere l’aiuto di mezzi aerei di diverse nazioni europee per estinguere i fuochi.
Le tecnologie satellitari rappresentano uno strumento fondamentale per monitorare questi fenomeni, fornire informazioni alle unità di intervento durante l’evento di crisi e valutare i danni arrecati al territorio e patrimonio naturale. In tale ambito, ricercatori dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA) e dell’Istituto per la BioEconomia (IBE) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) hanno elaborato in tempo reale le immagini acquisite dai sensori della costellazione europea Copernicus Sentinel-1 e Sentinel-2, per valutare l’estensione delle aree bruciate e la severità dei fuochi.
top panels incendi
Figura 1. In alto: serie di immagini derivate da dati Sentinel-2 (S-2) e Sentinel-1 (S-1) relative alla zona di Montiferru in Sardegna percorsa da fuochi nel periodo 5 – 30 luglio 2021. Le immagini S-2 sono il risultato di una composizione a falsi colori del segnale riflesso dalle superfici al momento del passaggio del sensore mentre le mappe da S-1 riportano le differenze del segnale radar retro-diffuso dal terreno relative ai periodi di osservazione 18-24 Luglio 2021 e 24-30 Luglio 2021. In basso: distribuzione spaziale dei fuochi attivi come rilevati dal sistema FIRMS (Fire Information for Resource Management System) nell’arco temporale di osservazione.
 
La Figura 1 mostra in alto l’evoluzione dell’area interessata dai fuochi, così come osservata nelle bande del visibile dal sensore Sentinel-2 e nelle microonde dal sensore RADAR Sentinel-1 e, in basso, i fuochi attivi sviluppatesi nella zona come rivelati analizzando i dati messi a disposizione dal “Fire Information for Resource Management System“. Si può notare come i risultati ottenuti dal team del CNR siano in accordo con i dati del FIRMS e forniscano anche informazioni complementari per descrivere la dinamica dell’evento.
 
incendi 2
Figura 2. In alto: dati satellitari utilizzati per l’analisi dell’evento (Active Fire, immagini Ottiche Sentinel-2 e Sentinel-1). In basso: mappe dei risultati ottenuti (estensione delle aree bruciate e severità dei fuochi 

 

Grazie all’analisi di questi dati è stato possibile realizzare le mappe di estensione delle aree bruciate e severità dei fuochi riportate in Figura 2 e stimare una superficie interessata di più di 11000 ettari con livelli di danno molto intenso e perdita del patrimonio naturale. Lo studio dell'incendio boschivo del Montiferru conferma come l'uso combinato di dati Sentinel 1 e Sentinel 2 rappresenti un potente strumento, ormai maturo, capace di monitorare le aree interessate dal fuoco, mentre l’evento stesso è in corso, e fornendo una rapida valutazione dei danni associati subito dopo che l’evento è terminato. Si noti come in Figura 1 per la data del 25 luglio vi sia un perfetto accordo tra fuochi attivi e mappatura da dati RADAR (le zone più scure sono quelle associate agli incendi). Lo strumento radar si è rivelato in questo caso interessante per lo studio delle fasi di innesco della catena di incendi verificatisi nell’area di interesse e per studiarne i meccanismi di propagazione. Infine, le aree bruciate e le mappe della severità dei fuochi possono fornire preziose informazioni geo spaziali per guidare, ad esempio, indagini sul campo post-evento e quale supporto alla pianificazione delle attività di mitigazione e prevenzione da futuri eventi calamitosi.

 
Copertina 9th Thz-Bio Workshop
Dal 19 al 23 Aprile 2021 si è tenuto il 9th International THz-Bio workshop, con l’obiettivo di riunire ricercatori di differenti estrazioni per discutere un ampio range di argomenti sui Terahertz e sulle regioni spettrali adiacenti delle microonde e dell’infrarosso. Queste sono infatti aree di frontiera per la ricerca in fisica, chimica, scienza dei materiali, biofisica, biologia e medicina e l'interesse per un nuovo imaging, sensing e spettroscopia è cresciuto costantemente negli ultimi vent'anni con la disponibilità di nuova strumentazione, nuove tecniche e nuove applicazioni.
Gli argomenti del workshop hanno compreso misure spettroscopiche su sistemi biologici di complessità crescente, meccanismi di interazione ed effetti indotti dal campo elettromagnetico, problemi di sicurezza, sviluppi tecnologici di strumentazioni attive e passive ai terahertz e sensing e imaging THz-Bio.
Il workshop è stato organizzato dell’ENEA e dal CNR-IREA nell’ambito della Scuola Internazionale di Bioelettromagnetismo del Centro E. Majorana di Erice diretta dal Prof. Ferdinando Bersani (Università di Bologna) e dalla Dott.ssa Maria Rosaria Scarfì (CNR IREA, Napoli). Chairs del workshop sono stati Gian Piero Gallerano (ENEA, Centro Ricerche Frascati) e Olga Zeni (CNR-IREA, Napoli).
Il workshop, tenutosi online per le restrizioni dovute alla pandemia in corso, è stato seguito da 115 partecipanti. Il programma ha incluso 20 keynotes, 20 comunicazioni orali e 12 posters.
La raccolta dei contributi, pubblicata da CNR Edizioni (ISBN: 978 88 8080 454 3) è disponibile al seguente link

 

 

eventi2

2021

16 dicembre14:30 - 15:00, "La Terra vista dallo spazio. Nuove tecnologie satellitari per il monitoraggio della superficie terrestre", evento nell’ambito dell’iniziativa “Il Cnr per lo spazio’ in occasione della Prima Giornata Nazionale dello Spazio. Diretta streaming sul sito web: https://comunicazione.cnr.it/ e sui canali YouTube e Facebook dell'Unità comunicazione e relazioni con il pubblico del Cnr a questi link: https://youtu.be/OKfBT3HntC0 e

11 novembre, 9:30 - 16:00, Università degli Studi di Milano-Bicocca, U4, Aula Sironi, Alla ricerca della Cittadinanza scientifica Dialoghi tra ricercatori e cittadini per una scienza condivisa e partecipata. Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube dell’Università Milano-Bicocca e sul sito www.scienzainrete.it. La partecipazione in presenza è possibile previa prenotazione, fino a esaurimento posti, scrivendo a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Programma della giornata 

3 novembreIl contributo della Joint Research Unit EPOS Italia allo sviluppo della infrastruttura europea EPOSL'evento si svolgerà in modalità remota. Per registrarsi vai qui

14 - 17 settembre, Area della ricerca del Cnr di Milano, Serie di Conferenze How to be a Researcher in the XXI Century - Challenges and new paradigms in a changing society organizzata dal Centro per l'eccellenza e gli studi transdisciplinari (Cest) in collaborazione con la sede di Milano dell'Istituto per il rilevamento Elettromagnetico dell'ambiente (Cnr-Irea), nell'ambito del progetto BRIDGES cordinato da IREA. Per informazioni, leggi qui.

28 aprile, ore 10: Webinar A new Common Agriculture Policy (CAP) based on Copernicus programme and EO4GEO tools. L’evento ha l'obiettivo di promuovere le nuove opportunità offerte dal programma Copernicus nell'affrontare la politica agricola comune (PAC). Il webinar è rivolto agli agricoltori, alle organizzazioni di agricoltori e ai cittadini interessati allo sviluppo di una possibile forza lavoro futura in questo settore e in generale alle applicazioni di Osservazione della Terra/Geospaziali. 
Per partecipare al webinar vai a questo link

22-26 marzo, 2021 36° ACM Symposium on Applied Computing (SAC), Gwangju, Korea 

 


Anni precedenti: 2020  2019  2018  2017  2016  2015   2014   2013    2012   2011
 
20-21 e 27-28 febbraio, parte LA SICUREZZA ALIMENTARE E LE RISORSE AMBIENTALI CON IL CNR, un'iniziativa in cui i ricercatori dell'IREA CNR e di altri istituti milanesi incontrano il pubblico al Museo Scienza e Tecnologia L. Da Vinci in laboratori interattivi di alimentazione, biotecnologie, genetica, materiali. Ulteriori informazioni qui.
La rivista Heritage, che ha tra gli Editor-in-Chief Francesco Soldovieri dell’IREA-CNR, ha appena ottenuto l'approvazione da parte di Scopus per la sua inclusione nel principale database per le pubblicazioni scientifiche.
 
HeritageHeritage (ISSN 2571-9408) è una rivista internazionale peer review e open access nell’ambito delle scienze del patrimonio culturale e naturale. La rivista è pubblicata trimestralmente da MDPI e si focalizza sulle tematiche della conoscenza, della conservazione e della gestione del patrimonio culturale e naturale mediante tecnologie di rilevamento, nuovi metodi, best practices e policies.

La rivista nasce nel 2018 dall’intuizione di Nicola Masini e Francesco Soldovieri, dirigenti di ricerca del CNR-ISPC e del CNR-IREA, fondatori ed Editor in Chief della rivista, di creare un forum non solo focalizzato sulle scienze dure, ma anche sulle scienze umane e sul patrimonio culturale che è sempre più un'area di frontiera e di contaminazione di conoscenze, metodi e tecniche. Per tale ragione, Heritage favorisce lo sviluppo di nuovi approcci transdisciplinari e nuove tecnologie da riapplicare anche in altri ambiti, invertendo il paradigma che ha visto fino ad un decennio fa il patrimonio culturale utilizzare in forma mutuata tecnologie e metodi sviluppati in altri campi della conoscenza.

La rivista prevede 6 sottosezioni interdisciplinari quali:

  • - Tecnologie di rilevamento per la diagnostica e il monitoraggio del patrimonio architettonico e artistico
  • - Soluzioni innovative e migliori pratiche per la protezione del patrimonio naturale
  • - Innovazione e Ricerca nel campo della Conservazione e Recupero del patrimonio archeologico e architettonico
  • - Geoscienze e tecnologie di osservazione della terra per la valutazione e mitigazione del rischio del patrimonio e lo studio del passato umano
  • - ICT per la gestione della CH e Fruition
  • - Politiche e contributi delle scienze umane per migliorare il ruolo culturale ed economico della CH nella società

Il successo della rivista è dovuto anche al ruolo significativo dei ricercatori del CNR come autori, revisori e membri dell’Editorial Board, oltre alla partecipazione di ricercatori provenienti da oltre 30 paesi del mondo.

 

 

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