Adattamento della Risposta Cellulare alla rAdiazione Ionizzante indotta da Campi a rAdiofrequenza ARCAICA
Il progetto ha lo scopo di verificare se la pre-esposizione a campi a RF alle frequenze tipiche della telefonia cellulare induce una resistenza agli effetti biologici della radiazione ionizzante. Colture cellulari di roditore (cellule V79) e di cellule umane sia normali che tumorali saranno esposte cronicamente alla radiazione RF e poi sottoposte ad irraggiamento con raggi x, particelle alfa (acceleratore Tandem, Dip.to di Scienze Fisiche, Napoli) e ioni carbonio (LNS-INFN Catania). I raggi x serviranno a simulare la radioterapia convenzionale con fotoni. L’impiego di basse fluenze di particelle alfa (energia incidente sulle cellule pari a circa 5 MeV) avrà lo scopo di simulare i regimi di esposizione alla radiazione ad alto LET tipica dell’inalazione di gas radon in ambienti chiusi. Infine, l’impiego degli ioni carbonio potrà fornire indicazioni sulla RA causata dalla RF in seguito a sessioni di adronterapia. L’induzione di RA sarà valutata mediante tecniche di citogenetica classica quali il test del micronucleo e il test delle aberrazioni cromosomiche per valutare l’eventuale resistenza indotta al danno genetico. Test quali quello della sopravvivenza clonogenica e il Comet assay serviranno a valutare l’impatto della RA sul riparo del danno indotto dalla radiazione ionizzante. La dimostrazione di una RA indotta da un agente tanto diffuso quale
Prime contractor: Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Fisica
Periodo di attività: 2010 - 2012
Responsabile IREA: Maria Rosaria Scarfì
Attività: Effetti biologici di campi elettromagnetici di bassa frequenza