Telerilevamento ottico

satellite_image_of_italyCambiamenti climatici, desertificazione, incendi, scioglimento dei ghiacciai, inquinamento delle acque, ma anche uso del suolo e stato della vegetazione possono essere osservati da sensori trasportati da aerei o da satelliti che orbitano intorno alla Terra grazie all’utilizzo di un insieme di tecniche che vanno sotto il nome di Telerilevamento.  Il Telerilevamento permette di osservare e studiare oggetti posti a distanza dall’osservatore attraverso l’utilizzo delle onde elettromagnetiche nelle sue componenti di intensità, frequenza e polarizzazione. Grazie a strumenti ottico-elettronici (sensori) installati su aerei o satelliti, è possibile osservare vaste aree (osservazione sinottica) della superficie terrestre, o di altri pianeti, in bande diverse dello spettro elettromagnetico (osservazione multi spettrale) e di aggiornare rapidamente (osservazione multitemporale) dati e informazioni relativi alla scena osservata. Tutte queste caratteristiche fanno del Telerilevamento uno degli strumenti più utilizzati nella gestione del territorio e dell’ambiente, mirata sia allo studio e alla comprensione dei fenomeni naturali, sia alla prevenzione e alla gestione del rischio derivante da eventuali calamità naturali (quali alluvioni, frane, incendi, terremoti, eruzioni vulcaniche).
Il Telerilevamento Ottico utilizza quella porzione della radiazione elettromagnetica caratterizzata dalle lunghezze d’onda cha vanno dal visibile (0.4 um) all’infrarosso vicino (NIR: Near Infra Red) fino all’Infrarosso termico (15 um) dove la radiazione studiata è di tipo riflesso od emesso in forma naturale dalle superfici. In questo dominio dello spettro elettromagnetico i sensori che vengono utilizzati per acquisizione dei dati (misure, segnali, immagini) sono strumenti che hanno come collettore di energia dei sistemi ottici, sia a rifrazione, come le lenti, che a riflessione, come gli specchi. In questo intervallo di lunghezze d’onda (0.4-15 um) la presenza delle nubi e dell’atmosfera costituisce un  grosso elemento di disturbo per l’osservazione della superficie terrestre.

In questo ambito il personale IREA coinvolto in questa tematica compie ricerche, testa tecnologie e crea prototipi sviluppando le seguenti attività: