Maria Consiglia Rasulo

Maria Consiglia Rasulo

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emfcsc titleMaria Rosaria Scarfì, primo ricercatore dell’IREA-CNR, è stata nominata co-direttore della Scuola Internazionale di Bioelettromagnetismo “Alessandro Chiabrera”, una delle Scuole presenti presso il Centro per la Cultura Scientifica Ettore Majorana (EMFCSC) di Erice (Sicilia). Dal 2003, anno della sua istituzione, il direttore è stato Ferdinando Bersani, professore di Fisica presso l'Università di Bologna.

La Scuola propone con cadenza biennale un corso, organizzato da due co-direttori con riconosciuta esperienza sull’argomento specifico e dai co-direttori della Scuola, rivolto a giovani ricercatori e biologi, ingegneri e fisici, su differenti aspetti dell’interazione tra radiazioni non ionizzanti e sistemi biologici.

Il Centro di cultura scientifica Ettore Majorana (EMFCSC) è un'organizzazione scientifica, fondata 1962 dal fisico Antonino Zichichi, che ne è anche il presidente, e intitolato al fisico siciliano Ettore Majorana. Dall’anno della sua costituzione, nel 1962, presso l’EMFCSC oltre 120.000 scienziati – di cui molti premi Nobel - di 140 nazioni hanno preso parte ad attività post-universitarie per promuovere una scienza senza segreti e senza frontiere.

Maggiori dettagli sul Centro per la Culture Scientifica e Fondazione «Ettore Majorana» sono disponibili al seguente link

 


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invito-SALVE-MATERAvrà luogo oggi, 15 dicembre, alle ore 17.00 presso la Biblioteca del Museo di San Marco di Firenze, la presentazione del volume Salve Mater sull'affresco 'Annunciazione' di Beato Angelico.

Lo studio di questa opera, realizzato in collaborazione tra il Museo di San Marco, il National Institute of Information and Communications Technology (NICT) di Tokyo e due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche, l’Istituto di fisica applicata 'Nello Carrara' (Ifac-Cnr) e l’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea-Cnr), ha prodotto dei risultati molto interessanti dal punto di vista sia della documentazione dell'opera sia dei materiali utilizzati dall'artista per la sua realizzazione.

Questi diversi enti ed istituti si sono avvicinati all’affresco dell’Annunciazione del Beato Angelico, dipinto nel corridoio nord dell’ex convento domenicano, ora Museo di San Marco, per procedere ad un’attenta campagna fotografica e ad analisi scientifiche mai realizzate finora su questo capolavoro. Sono state messe in campo sofisticate tecniche non invasive per l'analisi e l'acquisizione in tecnologie digitali delle immagini dell’opera d'arte, avvalendosi delle ultimissime e più aggiornate tecniche di acquisizione. Ne sono scaturiti importanti risultati e considerazioni, pubblicati grazie al NICT, che ha finanziato il volume.

Dopo i saluti delle autorità, Stefano Casciu, direttore Polo museale della Toscana e Hideyuki Tokuda, presidente del National Institute of Information and Communications Technology, gli autori presenteranno le loro ricerche.

 


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FiguraLe sequenze sismiche in aree estensionali mediamente hanno una magnitudo più bassa, ma durano di più, rispetto a quelle in ambienti compressivi. A dimostrarlo, uno studio condotto da Sapienza Università di Roma, Cnr e Ingv, che spiega anche l’imponente e persistente corteo di repliche dell’Appennino, 80.000 in 15 mesi. Il lavoro è stato pubblicato su Scientific Reports.

Quanto durerà il terremoto? È una delle domande a cui i ricercatori spesso si trovano a dover far fronte all’inizio di ogni sequenza sismica. Una nuova analisi di repliche (aftershock) dei terremoti ha permesso di dimostrare che gli ambienti estensionali hanno periodi più lunghi e numero di repliche maggiori rispetto agli ambienti compressivi. Lo studio, Longer aftershocks duration in extensional tectonic settings, condotto da un team di ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irea), e Sapienza Università di Roma, è stato pubblicato su Scientific Reports.

“La ricerca”, spiega Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv e professore della Sapienza Università di Roma, “dimostra che nelle zone dove la terra si dilata le sequenze sismiche, nonostante abbiano magnitudo mediamente più basse rispetto agli ambienti compressivi, durano più a lungo, poiché il volume crostale si muove a favore della forza di gravità. Le sequenze quindi terminano solamente quando il volume collassato trova un suo nuovo equilibrio gravitazionale”. Viceversa, negli ambienti compressivi, il volume si deve muovere contro la forza di gravità e quindi l’energia in grado di continuare a sollevare il tetto delle faglie si esaurisce più rapidamente.

“Da un’analisi comparativa di dieci sequenze sismiche”, afferma Pietro Tizzani, ricercatore Irea- Cnr, “di cui cinque inserite in un contesto tettonico estensionale e cinque in uno compressivo, è stato possibile dimostrare che, a prescindere dalla magnitudo dell’evento sismico considerato, i terremoti estensionali durano di più rispetto a quelli che si sviluppano in un ambiente compressivo”.

Lo studio spiega perché i terremoti dell’Appennino, che sono in buona parte di tipo estensionale, sono seguiti da un corteo di repliche così imponente e persistente nel tempo. Ad esempio, sono passati 15 mesi dall’inizio della sequenza sismica di Amatrice-Norcia e vi sono state circa 80.000 repliche. Questa chiave di lettura della sismicità può avere significative applicazioni nella gestione dell’emergenza post-evento, poiché in funzione del tipo di ambiente tettonico si può avere già una stima approssimativa della durata degli aftershock. Inoltre, conferma che l’energia accumulata nei secoli che precedono la rottura cosismica è diversa a seconda dell’ambiente tettonico, cioè principalmente gravitazionale per quelli estensionali ed elastica per quelli compressivi.

“La comprensione dei diversi meccanismi e relative fenomenologie associate ai vari ambienti geodinamici”, conclude Doglioni, “può portare a una più approfondita e utile classificazione dei terremoti, passo indispensabile per arrivare a comprenderne natura ed evoluzione temporale”

 

Figura: (a) Modello geologico del possibile ciclo sismico (ossia periodi inter-sismici e cosismici), associato a una faglia normale (sequenza estensionale). (b) Modello geologico del ciclo sismico (ossia periodi inter-sismici e cosismici), associato a una faglia inversa (sequenza compressiva). In entrambi i modelli è stata assunta una velocità di deformazione costante nella crosta inferiore all’interfaccia duttile/fragile. Le sequenze tettoniche estensionali sono caratterizzate da una durata più lunga delle repliche, in quanto il sistema si muove a favore della gravità e, in questo caso, il volume di crosta interessato dalla fratturazione cosismica collassa fino a raggiungere un nuovo equilibrio gravitazionale.

 


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JS-289x384Pasquale Imperatore e Romeo Bernini, ricercatori dell’IREA, sono tra gli editors dello Special Issue "In Situ and Remote Sensors toward Integrated Earth Sensings” della rivista Journal of Sensors.

Il numero speciale è dedicato ai recenti progressi, sviluppi e applicazioni nel settore del rilevamento della Terra, includendo misurazioni in-situ e osservazioni da remoto. Un'enfasi particolare è posta sulle strategie integrate innovative per l’analisi e lo sfruttamento di dati multisorgente, ai fini della caratterizzazione, interpretazione e comprensione dei processi fisici, chimici e biologici che hanno luogo sul nostro pianeta.

Per informazioni sulla sottomissione degli articoli vai a questo link

La scadenza per le sottomissioni è 1 Giugno 2018

 


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Contributi in rivista: 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2018, 2019

 

  1. Bordogna G, Capelli S, Ciriello DE, Psaila G, “A cross-analysis framework for multi-source volunteered, crowdsourced, and authoritative geographic information: the case study of volunteered personal traces analysis against transport network data”, Geo-Spatial Information Science, doi: 10.1080/10095020.2017.1374703.

  2. Catapano I, Soldovieri F, “A Data Processing Chain for Terahertz Imaging and Its Use in Artwork Diagnostics”, Journal of Infrared, Millimeter, and Terahertz Waves, Vol. 38 (4), pp 518-530. 

  3. Iero DAM, Crocco L, Isernia T, “Advances in 3-D electromagnetic focusing: Optimized time reversal and optimal constrained power focusing”, Radio Science, Vol. 52 (1), pp 166-175.

  4. Sannino A, Zeni O, Romeo S, Massa R, Scarfì MR, “Adverse and Beneficial Effects in Chinese Hamster Lung Fibroblast Cells Following Radiofrequency Exposure”, Bioelectromagnetics, Vol. 38(4), pp 245-254.

  5. Albano M, Barba S, Solaro G, Pepe A, Bignami C, Moro M, Saroli M, Stramondo S, “Aftershocks, groundwater changes and postseismic ground displacements related to pore pressure gradients: Insights from the 2012 Emilia-Romagna earthquake”, Journal of Geophysical Research: Solid Earth, Vol. 122 (7), pp 5622-5638.

  6. Le Touz N, Dumoulin J, Gennarelli G, Soldovieri F, “A joint thermal and electromagnetic diagnostics approach for the inspection of thick walls”, Geoscientific Instrumentation, Methods and Data SystemsOpen Access, Vol 6 (1), pp 81-92.

  7. L'Astorina A, Di Fiore M, “A new bet for scientists?: Implementing the Responsible Research and Innovation (RRI) approach in the research practices”, Relations, Vol. 5 (2), Pages 157-174.

  8. Bordogna G, Cuzzocrea A, Frigerio L, Psaila G, Toccu M, “An Interoperable Open Data Framework for Discovering Popular Tours Based on Geo-Tagged Tweets”, International Journal of Intelligent Information and Database Systems, Vol. 10 (3-4), doi: 10.1504/IJIIDS.2017.087255.

  9. Bucci OM, Migliore MD, “A novel nonuniform fast fourier transform algorithm and its application to aperiodic arrays”, IEEE Antennas and Wireless Propagation Letters, Vol. 16, pp 1472-1475.

  10. Bolpagni R, Bresciani M, Fenoglio S, “Aquatic biomonitoring: Lessons from the past, challenges for the future”, Journal of Limnology, Vol. 76(s1), doi: 10.4081/jlimnol.2017.1695.

  11. Azzella MM, Bresciani M, Nizzoli D, Bolpagni R, “Aquatic vegetation in deep lakes: Macrophyte co-occurrence patterns and environmental determinants”, Journal of Limnology, Vol. 76 (S1), pp 97-108.

  12. Pepe A, Calò F, “A Review of Interferometric Synthetic Aperture RADAR (InSAR) Multi-Track Approaches for the Retrieval of Earth's Surface Displacements”, Applied Sciences, Vol. 7(12), doi:10.3390/app7121264. 

  13. Cheloni D, D'Agostino N, Selvaggi G, Avallone A, Fornaro G, Giuliani R, Reale D, Sansosti E, Tizzani P, “Aseismic transient during the 2010-2014 seismic swarm: Evidence for longer recurrence of M ≥ 6.5 earthquakes in the Pollino gap (Southern Italy)?”, Scientific Reports, Vol. 7 (1), doi: 10.1038/s41598-017-00649-z.

  14. Esposito C, Pauciullo A, Berardino P, Lanari R, Perna S, “A Simple Solution for the Phase Offset Estimation of Airborne SAR Interferograms Without Using Corner Reflectors”, IEEE Geoscience and Remote Sensing Letters, Vol. 14 (3), pp 379-383.

  15. Lauro SE, Gennarelli G, Pettinelli E, Soldovieri F, Cantini F, Rossi AP, Orosei R, "A strategy for an accurate estimation of the basal permittivity in the Martian North Polar Layered Deposits”, Geophysical Prospecting, Vol. 65 (3), pp 891-900.

  16. Rosati I, Bergami C, Stanca E, Roselli L, Tagliolato P, Oggioni A, Fiore N, Pugnetti A, Zingone A, Boggero A, Basset A, “A thesaurus for phytoplankton trait-based approaches: Development and applicability”, Ecological Informatics, Vol 42, pp 129-138. 

  17. Nutini F, Stroppiana D, Busetto L, Bellingeri D, Corbari C, Mancini M, Zini E, Brivio PA, Boschetti M, “A weekly indicator of surface moisture status from satellite data for operational monitoring of crop conditions”, Sensors, Vol. 17 (6), doi: 10.3390/s17061338.

  18. Casu F, Manunta M, Agram PS, Crippen RE, “Big Remotely Sensed Data: Tools, applications and experiences”, Remote Sensing of Environment, doi: 10.1016/j.rse.2017.09.013.

  19. Zeni O, Simkó M, Scarfi MR, Mattsson M-O, “Cellular Response to ELF-MF and Heat: Evidence for a Common Involvement of Heat Shock Proteins?", Frontiers in Public Health, Vol. 5, doi: 10.3389/fpubh.2017.00280. 

  20. Candiani G, Picone N, Pompilio L, Pepe M, Colledani M, "Characterization of fine metal particles derived from shredded WEEE using a hyperspectral image system: Preliminary results”, Sensors, Vol 17 (5), doi: 10.3390/s17051117.

  21. Lauceri R, Bresciani M, Lami A, Morabito G, “Chlorophyll a interference in phycocyanin and allophycocyanin spectrophotometric quantification”, Journal of Limnology, doi: 10.4081/jlimnol.2017.1691. 

  22. Solari L, Ciampalini A, Raspini F, Bianchini S, Zinno I, Bonano M, Manunta M, Moretti S, Casagli N, "Combined use of C- and X-band SAR data for subsidence monitoring in an urban area”, Geosciences, Vol. 7 (2), doi:10.3390/geosciences7020021. 

  23. Granell C, Miralles I, Rodríguez-Pupo LE, González-Pérez A, Casteleyn S, Busetto L, Pepe M, Boschetti M, Huerta J, “Conceptual architecture and service-oriented implementation of a regional geoportal for rice monitoring”, ISPRS International Journal of Geo-Information, Vol. 6 (7), doi:10.3390/ijgi6070191.

  24. Vivone G, Braca P, Granström K, Natale A, Chanussot J, “Converted measurements Bayesian extended target tracking applied to x-band marine radar data”, Journal of Advances in Information Fusion, Vol. 12 (2), pp 189-210. 

  25. Raffa F, Ludeno G, Buscaino G, Sannino G, Carillo A, Grammauta R, Spoto D, Soldovieri F, Mazzola S, Serafino F, “Coupling of wave data and underwater acoustic measurements in a maritime high traffic coastal area: a case study in the Strait of Sicily”, Journal of Atmospheric and Oceanic Technology, Vol. 34 (12), pp 2589-2599.

  26. Caló F, Notti D, Galve JP, Abdikan S, Görüm T, Pepe A, Şanli FB, “DInSAR-based detection of land subsidence and correlation with groundwater depletion in konya plain, Turkey”, Remote Sensing, Vol. 9 (1), doi:10.3390/rs9010083.

  27. Busetto L, Casteleyn S, Granell C, Pepe M, Barbieri M, Campos-Taberner M, Casa R, Collivignarelli F, Confalonieri R, Crema A, Garcia-Haro FJ, Gatti L, Gitas IZ, Gonzalez-Perez A, Grau-Muedra G, Guarneri T, Holecz F, Katsantonis D, Minakou C, Miralles I, Movedi E, Nutini F, Pagani V, Palombo A, Di Paola F, Pascucci S, Pignatti S, Rampini A, Ranghetti L, Ricciardelli E, Romano F, Stavrakoudis DG, Stroppiana D, Viggiano M, Boschetti M, “Downstream Services for Rice Crop Monitoring in Europe: From Regional to Local Scale”, IEEE Journal of Selected Topics in Applied Earth Observations and Remote Sensing, doi: 10.1109/JSTARS.2017.2679159.

  28. Casa R, Pelosi F, Pascucci S, Fontana F, Castaldi F, Pignatti S, Pepe M, “Early stage variable rate nitrogen fertilization of silage maize driven by multi-temporal clustering of archive satellite data”, Advances in Animal Biosciences, Vol. 8 (2), PP 288-292.  

  29. Soldovieri F, Persico R, Editorial for Special Issue "Radar Systems for the Societal Challenges", Remote Sensing, Vol. 9 (12), doi:10.3390/rs9121284.  

  30. Imperatore P, Azar R, Caló F, Stroppiana D, Brivio PA, Lanari R, Pepe A, “Effect of the Vegetation Fire on Backscattering: An Investigation Based on Sentinel-1 Observations”, IEEE Journal of Selected Topics in Applied Earth Observations and Remote Sensing, Vol. 10 (10), pp 4478-4492. 

  31. Peduto D, Ferlisi S, Nicodemo G, Reale D, Pisciotta G, Gullà G, “Empirical fragility and vulnerability curves for buildings exposed to slow-moving landslides at medium and large scales”, Landslides, Vol. 14 (6), pp 1993–2007.

  32. Lenarduzzi L, Pepe M, “Enhancing and segmenting a remote sensing image of a glacier body”, Mathematics and Computers in Simulation, Vol. 137, pp 411-423. 

  33. Manfron G, Delmotte S, Busetto L, Hossard L, Ranghetti L, Brivio PA, Boschetti M, “Estimating inter-annual variability in winter wheat sowing dates from satellite time series in Camargue, France”, International Journal of Applied Earth Observation and Geoinformation, Vol. 57, pp 190-201. 

  34. Galve JP, Pérez-Peña JV, Azañón JM, Closson D, Caló F, Reyes-Carmona C, Jabaloy A, Ruano P, Mateos RM, Notti D, Herrera G, Béjar-Pizarro M, Monserrat O, Bally P, “Evaluation of the SBAS InSAR service of the European space Agency's Geohazard Exploitation Platform (GEP)”, Remote Sensing, Vol. 9 (12), doi:10.3390/rs9121291.  

  35. Bucci OM, Bellizzi G, Borgia A, Costanzo S, Crocco L, Di Massa G, Scapaticci R, “Experimental framework for magnetic nanoparticles enhanced breast cancer microwave imaging”, IEEE Access, Vol. 5, pp 16332-16340. 

  36. Campos-Taberner M, García-Haro FJ, Camps-Valls G, Grau-Muedra G, Nutini F, Busetto L, Katsantonis D, Stavrakoudis D, Minakou C, Gatti L, Barbieri M, Holecz F, Stroppiana D, Boschetti M, “Exploitation of SAR and optical sentinel data to detect rice crop and estimate seasonal dynamics of leaf area index”, Remote Sensing, Vol 9 (3), doi:10.3390/rs9030248. 

  37. Scapaticci R, Bellizzi GG, Cavagnaro M, Lopresto V, Crocco L, “Exploiting Microwave Imaging Methods for Real-Time Monitoring of Thermal Ablation”, International Journal of Antennas and Propagation, doi: 10.1155/2017/5231065. 

  38. Sannino A, Romeo S, Scarfì MR, Massa R, d'Angelo R, Petrillo A, Cerciello V, Fusco R, Zeni O, “Exposure Assessment and Biomonitoring of Workers in Magnetic Resonance Environment: An Exploratory Study”, Frontiers in Public Health, Vol. 5 (344), doi: 10.3389/fpubh.2017.00344 

  39. Castaldo R, De Novellis V, Solaro G, Pepe S, Tizzani P, De Luca C, Bonano M, Manunta M, Casu F, Zinno I, Lanari R, “Finite element modelling of the 2015 Gorkha earthquake through the joint exploitation of DInSAR measurements and geologic-structural information”, Tectonophysics, Vol. 714-715, pp 125-132. 

  40. Soldovieri F, Gennarelli G, Catapano I, Liao D, Dogaru T, “Forward-Looking Radar Imaging: A Comparison of Two Data Processing Strategies”, IEEE Journal of Selected Topics in Applied Earth Observations and Remote Sensing, Vol. 10 (2), pp 562-571.  

  41. Cheloni D, De Novellis V, Albano M, Antonioli A, Anzidei M, Atzori S, Avallone A, Bignami C, Bonano M, Calcaterra S, Castaldo R, Casu F, Cecere G, De Luca C, Devoti R, Di Bucci D, Esposito A, Galvani A, Gambino P, Giuliani R, Lanari R, Manunta M, Manzo M, Mattone M, Montuori A, Pepe A, Pepe S, Pezzo G, Pietrantonio G, Polcari M, Riguzzi F, Salvi S, Sepe V, Serpelloni E, Solaro G, Stramondo S, Tizzani P, Tolomei C, Trasatti E, Valerio E, Zinno I, Doglioni C, “Geodetic model of the 2016 Central Italy earthquake sequence inferred from InSAR and GPS data”, Geophysical Research Letters, Vol. 44 (13), pp 6778-6787.    

  42. Gullà G, Peduto D, Borrelli L, Antronico L, Fornaro G, “Geometric and kinematic characterization of landslides affecting urban areas: the Lungro case study (Calabria, Southern Italy)”, Landslides, Vol. 14 (1), pp 171-188.

  43. Di Mauro B, Baccolo G, Garzonio R, Giardino C, Massabò D, Piazzalunga A, Rossini M, Colombo R, “Impact of impurities and cryoconite on the optical properties of the Morteratsch Glacier (Swiss Alps)”, Cryosphere, Vol. 11 (6), pp 2393-2409.

  44. Di Fiore V, Cavuoto G, Punzo M, Tarallo D, Casazza M, Guarriello SM, Lega M, “Integrated hierarchical geo-environmental survey strategy applied to the detection and investigation of an illegal landfill: A case study in the Campania Region (Southern Italy)”, Forensic Science International, Vol. 279, pp 96-105.

  45. Bucci OM, Perna S, Pinchera D, “Interleaved isophoric sparse arrays for the radiation of steerable and switchable beams in satellite communications”, IEEE Transactions on Antennas and Propagation, Vol. 65 (3), pp 1163-1173.

  46. Gennarelli G, Al Khatib O, Soldovieri F, “Inverse source data-processing strategies for radio-frequency localization in indoor environments”, Sensors, Vol. 17 (11), doi:10.3390/s17112469.

  47. De Luca C, Zinno I, Manunta M, Lanari R, Casu F, “Large areas surface deformation analysis through a cloud computing P-SBAS approach for massive processing of DInSAR time series”, Remote Sensing of Environment, doi: 10.1016/j.rse.2017.05.022.

  48. Valerio E, Tizzani P, Carminati E, Doglioni C, "Longer aftershocks duration in extensional tectonic settings”, Scientific Reports, Vol. 7 (1), doi: 10.1038/s41598-017-14550-2.

  49. Bellizzi G, Bucci OM, “Magnetic Nanoparticle-Guided Blind Focusing of the Electric Field for Microwave Hyperthermia”, IEEE Access, Vol. 5, Pages 17246-17257.

  50. Braga F, Zaggia L, Bellafiore D, Bresciani M, Giardino C, Lorenzetti G, Maicu F, Manzo C, Riminucci F, Ravaioli M, Brando VE, “Mapping turbidity patterns in the Po river prodelta using multi-temporal Landsat 8 imagery”, Estuarine, Coastal and Shelf Science, Vol. 198, pp 555-567.

  51. Cerasuolo G, Petrella O, Marciano L, Soldovieri F, Gennarelli G, “Metrological characterization for vital sign detection by a bioradar”, Remote Sensing, Vol. 9 (10), doi: 10.3390/rs9100996.

  52. Bucci OM, Bellizzi G, Bellizzi GG, “Microwave Broadband Characterization of a Diluted Water-Based Ferrofluid in Presence of a Polarizing Magnetic Field”, IEEE Transactions on Magnetics, Vol 53 (3), doi: 10.1109/TMAG.2016.2633239.

  53. Palmeri R, Bevacqua MT, Crocco L, Isernia T, Di Donato L, “Microwave Imaging via Distorted Iterated Virtual Experiments”, IEEE Transactions on Antennas and Propagation, Vol. 65 (2), pp 829-838.

  54. Persichetti G, Grimaldi IA, Testa G, Bernini R, “Multifunctional optofluidic lab-on-chip platform for Raman and fluorescence spectroscopic microfluidic analysis”, Lab on a Chip, Vol. 17 (15), pp 2631-2639.

  55. Sözer EB, Wu Y-H, Romeo S, Vernier PT, “Nanometer-Scale Permeabilization and Osmotic Swelling Induced by 5-ns Pulsed Electric Fields”, Journal of Membrane Biology, Vol. 250 (1), pp 21-30.

  56. Spyrakos E, O'Donnell R, Hunter PD, MillerC, Scott M, Simis SGH, Neil C, Barbosa CF, Binding CE, Bradt S, Bresciani M, Dall'Olmo G, Giardino C, Gitelson A, Kutser T, Li L, Matsushita B, Martinez-Vicente V, Matthews MW, Ogashawara I, Ruiz-Verdu A, Schalles JF, Tebbs E, Zhang Y, Tyler AN, “Optical types of inland and coastal waters”, Limnology and Oceanography, doi: 10.1002/lno.10674. 

  57. Ludeno G, Postacchini M, Natale A, Brocchini M, Lugni C, Soldovieri F, Serafino F, “Normalized Scalar Product Approach for Nearshore Bathymetric Estimation From X-Band Radar Images: An Assessment Based on Simulated and Measured Data”, IEEE Journal of Oceanic Engineering, doi: 10.1109/JOE.2017.2758118

  58. Onorato G, Persichetti G, Grimaldi IA, Testa G, Bernini R, “Optical fiber fuel level sensor for aeronautical applications”, Sensors and Actuators, A: Physical, Vol. 260, doi: 10.1016/j.sna.2017.04.015.

  59. Bevacqua MT, Crocco L, Di Donato L, Isernia T, “Non-Linear Inverse Scattering via Sparsity Regularized Contrast Source Inversion”, IEEE Transactions on Computational Imaging, Vol. 3 (2), pp 296-304. 

  60. Boschetti M, Busetto L, Manfron G, Laborte A, Asilo S, Pazhanivelan S, Nelson A, “PhenoRice: A method for automatic extraction of spatio-temporal information on rice crops using satellite data time series”, Remote Sensing of Environment, Vol. 194, Pages 347-365.

  61. Carniel S, Wolf J, Brando VE, Kantha LH, “Preface: Oceanographic processes on the continental shelf: Observations and modeling”, Ocean Science, Vol. 13 (3), pp 495-501.

  62. Gennarelli G, Catapano I, Soldovieri F, “Reconstruction Capabilities of Down-Looking Airborne GPRs: the Single Frequency Case”, IEEE Transactions on Computational Imaging, Vol. 3 (4), pp 917-927.

  63. Villa P, Pinardi M, Tóth VR, Hunter PD, Bolpagni R, Bresciani M, "Remote sensing of macrophyte morphological traits: Implications for the management of shallow lakes”, Journal of Limnology, Vol. 76 (S1), pp 109-126.

  64. Laborte AG, Gutierrez MA, Balanza JG, Saito Kb, Zwart SJ, Boschetti M, Murty MVR, Villano L, Aunario JK, Reinke R, Koo J, Hijmans RJ, Nelson A, “RiceAtlas, a spatial database of global rice calendars and production”, Scientific Data, Vol. 4, doi: 10.1038/sdata.2017.74.

  65. Minzioni P, Osellame R, Sada C, Zhao S, Omenetto FG, Gylfason KB, Haraldsson T, Zhang Y, Ozcan A, Wax A, Mugele F, Schmidt H, Testa G, Bernini R, Guck J, Liberale C, Berg-Sørensen K, Chen J, Pollnau M, Xiong S, Liu AQ, Shiue CC, Fan SK, Erickson D, Sinton D, “Roadmap for optofluidics”, Journal of Optics, Vol. 19 (9), doi: 10.1088/2040-8986/aa783b.

  66. Natale A, Jackson G, Esposito C, Fornaro G, Lanari R, Perna S, "Sea state observation through a three-antenna hybrid XT/AT InSAR configuration: A preliminary study based on the InSAeS4 airborne system”, Remote Sensing, Vol. 9 (8), doi:10.3390/rs9080792.

  67. Bevacqua MT, Isernia T, "Shape reconstruction via equivalence principles, constrained inverse source problems and sparsity promotion”, Progress in Electromagnetics Research, Vol 158, pp 37-48.

  68. De Novellis V, Castaldo R, De Luca C, Pepe S, Zinno I, Casu F, Lanari R, Solaro G, “Source modelling of the 2015 Wolf volcano (Galápagos) eruption inferred from Sentinel 1-A DInSAR deformation maps and pre-eruptive ENVISAT time series”, Journal of Volcanology and Geothermal Research, Vol. 344, pp 246-256.

  69. Bordogna G, Carrara P, Kliment T, Frigerio L, Sterlacchini S, “Spatial Data Infrastructures empowered by Interoperable Volunteered Geographic Information”, Plurimondi, Vol VIII (16), pp 107-113.

  70. De Padova D, Mossa M, Adamo M, De Carolis G, Pasquariello G, “Synergistic use of an oil drift model and remote sensing observations for oil spill monitoring”, Environmental Science and Pollution Research, Vol. 24 (6), pp 5530-5543.

  71. Comite D, Galli A, Catapano I, Soldovieri F, “The Role of the Antenna Radiation Pattern in the Performance of a Microwave Tomographic Approach for GPR Imaging”, IEEE Journal of Selected Topics in Applied Earth Observations and Remote Sensing, Vol. 10 (10), pp 4337-4347.

  72. Castaldo R, Gola G, Santilano A, De Novellis V, Pepe S, Manzo M, Manzella A, Tizzani P, “The role of thermo-rheological properties of the crust beneath Ischia Island (Southern Italy) in the modulation of the ground deformation pattern”, Journal of Volcanology and Geothermal Research, Vol. 344, pp 154-173.

  73. Yu L, Yang T, Zhao Q, Liu M, Pepe A, “The 2015-2016 Ground Displacements of the Shanghai Coastal Area Inferred from a Combined COSMO-SkyMed/Sentinel-1 DInSAR Analysis”, Remote Sensing, Vol. 9 (11), doi:10.3390/rs9111194.

  74. Catapano I, Soldovieri F, Mazzola L, Toscano C, “THz Imaging as a Method to Detect Defects of Aeronautical Coatings”, Journal of Infrared, Millimeter, and Terahertz Waves, Vol. 38 (10), pp 1264-1277.

  75. Brandini C, Taddei S, Doronzo B, Fattorini M, Costanza L, Perna M, Serafino F, Ludeno G, “Turbulent behaviour within a coastal boundary layer, observations and modelling at the Isola del Giglio”, Ocean Dynamics, Vol. 67 (9), pp 1163-1178.

  76. Persico R, Ludeno G, Soldovieri F, De Coster A, Lambot S, “Two-dimensional linear inversion of GPR data with a shifting zoom along the observation line”, Remote Sensing, Vol. 9 (10), doi:10.3390/rs9100980.

  77. Matta E, Giardino C, Boggero A, Bresciani M, “Use of Satellite and in Situ Reflectance Data for Lake Water Color Characterization in the Everest Himalayan Region”, Mountain Research and Development, Vol. 37 (1), pp 16-23.

  78. Fernández J, Pepe A, Poland MP, Sigmundsson F, “Volcano Geodesy: Recent developments and future challenges”, Journal of Volcanology and Geothermal Research, Vol. 344, pp 1-12.

  79. Pareeth S, Bresciani M, Buzzi F, Leoni B, Lepori F, Ludovisi A, Morabito G, Adrian R, Neteler M, Salmaso N, “Warming trends of perialpine lakes from homogenised time series of historical satellite and in-situ data”, Science of the Total Environment, Vol. 578, pp 417-426.

  80. Zhang Y, Giardino C, Li L, “Water optics and water colour remote sensing”, Remote Sensing, Vol. 9 (8), doi:10.3390/rs9080818.

  81. Raffa F, Ludeno G, Patti B, Soldovieri F, Mazzola S, Serafino F, “X-band wave radar for coastal upwelling detection off the southern coast of sicily”, Journal of Atmospheric and Oceanic Technology, Vol. 34 (1), pp 21-31.

portale MRIE' da oggi online il portale dedicato alla sicurezza da esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici in ambienti di Risonanza Magnetica realizzato da ricercatori del gruppo di Bioelettromagnetismo dell’IREA di Napoli e del gruppo di Biotecnoscienze e Modellazione dell’Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) del CNR di Pisa.
I sistemi per imaging a risonanza magnetica (MRI) possono infatti esporre i pazienti e diverse categorie professionali (tecnici, medici, infermieri, personale addetto alla manutenzione o alle pulizie) ad un intenso campo magnetico statico, a campi magnetici di bassa frequenza ed a campi elettromagnetici a radiofrequenza. Le condizioni di esposizione dipendono sia dalle caratteristiche tecnologiche dell’impianto MRI, sia dal tipo di attività svolta all’interno della sala magnete.
I ricercatori coinvolti nella realizzazione del portale da anni si occupano della caratterizzazione e valutazione del rischio da esposizione ai campi elettromagnetici di tali sistemi. Le attività riguardano sia studi di laboratorio (IREA), sia la valutazione dell’esposizione attraverso lo sviluppo di modelli numerici, le misure sul campo, l’osservazione diretta delle attività lavorative e delle procedure organizzative, il confronto con i lavoratori (IREA, IFC).
Il portale si configura come uno strumento di divulgazione tecnico-scientifica, attraverso il quale ogni utente può avere a disposizione informazioni tecniche, normative vigenti, aggiornamenti sulla letteratura scientifica, indicazioni di buone prassi e comportamenti, con l’obiettivo di promuovere e favorire la cultura della sicurezza in questo particolare ambiente di lavoro.
Il sito, sviluppato da Ferninando Parisi (IREA), e curato nei contenuti tecnico-scientifici da Stefania Romeo (IREA) e da Valentina Hartwig (IFC), è raggiungibile tramite il link http://www.mriworkers.eu/
 
Incontro PozzuoliSi è svolta martedì 15 novembre, presso la sede del Centro Operativo di protezione civile del Comune di Pozzuoli, una riunione pubblica in risposta alla richiesta di informazioni e chiarimenti sui rischi di eruzioni e possibili sciami sismici collegati al bradisismo avanzata dal sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia agli enti governativi. Presenti il capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, i responsabili degli istituti preposti al monitoraggio dei Campi Flegrei - OV (Osservatorio Vesuviano), INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), e CNR-IREA (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente) -,  dirigenti di carabinieri e polizia, sindaci e assessori dei comuni compresi nella zona rossa (Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Marano, Giugliano) e il vice sindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice.
Nella prima parte dell’incontro, riservata all’informazione sui sistemi di monitoraggio e sullo stato del vulcano flegreo, i vertici del Dipartimento, dell’INGV, dell’Osservatorio Vesuviano e del CNR-IREA hanno presentato un quadro tecnico-scientifico sullo stato di attività del vulcano Campi Flegrei, sui dati di monitoraggio e sorveglianza e sulle attività di pianificazione poste in essere per far fronte ad eventuali fasi emergenziali.

In particolare Riccardo Lanari, direttore dell’IREA, ha mostrato i risultati delle elaborazioni dei dati radar satellitari relativi all’area flegrea. L’IREA, che è Centro di Competenza per il Dipartimento della Protezione Civile per il monitoraggio satellitare delle deformazioni del suolo, contribuisce infatti al monitoraggio dei principali vulcani italiani, tra cui la Caldera dei Campi Flegrei. Qui è stato possibile analizzare con un elevato grado di dettaglio il fenomeno del bradisismo che interessa l’intera area vulcanica. In particolare, nel periodo 2009-2017 è stato rilevato un progressivo sollevamento del suolo, caratterizzato da periodi di stasi intervallati da periodi in cui sono stari misurati incrementi, anche sensibili, della velocità di sollevamento.

 

campi flegrei
 La deformazione del suolo ai Campi Flegrei vista dai satelliti COSMO-SkyMed. La zona viola, in corrispondenza della città di Pozzuoli, è quella con il maggiore sollevamento.
Le zone verdi sono quelli in cui la deformazione non è presente. 
Il plot a sinistra evidenzia l’andamento temporale della deformazione nella zona di massimo spostamento corrispondente all’area urbana di Pozzuoli

Nella discussione è stato più volte ribadito che allo stato attuale non ci sono particolari motivi aggiuntivi di preoccupazione, ovvero, come confermato dagli scienziati, le variazioni dei parametri monitorati non sono tali da consigliare né un innalzamento del livello di allerta, né un ritorno al livello inferiore, che corrisponderebbe ad un’attività ordinaria del vulcano.

«Bisogna avere fiducia e rispetto delle informazioni ufficiali – ha dichiarato Carlo Doglioni, presidente nazionale dell’Ingv - non è possibile dare credito a ciò che non è direttamente collegato agli organi di controllo e studio. lo stato di allerta “giallo” ossia di attenzione non è da modificare».

Il livello di allerta per rischio vulcanico resta dunque giallo e la fase operativa di attenzione, così come dichiarato dal Dipartimento della Protezione Civile. Si ricorda che i livelli di allerta per i Campi Flegrei, indicativi della possibile evoluzione dello stato di attività del vulcano, sono quattro (verde, giallo, arancione e rosso), cui corrispondono oltre all’ordinario (livello di allerta verde) le Fasi operative di Attenzione, Pre-allarme e Allarme. Bisogna però sottolineare che, per ogni vulcano, il passaggio di livello di allerta può non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività, anche del tutto impreviste. È proprio per questo che, lungi dal fare inutili allarmismi, è necessario tenere l’attenzione altissima continuando quell’intensa attività di monitoraggio, incrementata dal 2012 con il passaggio al livello di allerta giallo, che rende i Campi Flegrei tra i territori più controllati al mondo.

 

agricolturaIl 30 Ottobre si è conclusa l’esperienza del primo master mai svolto in Italia in “Agricoltura di Precisione”, con la presentazione delle relazioni finali degli studenti ed una tavola rotonda che ha visto la partecipazione delle istituzioni promotrici dell’iniziativa (Università di Teramo, Tuscia e Padova, CREA, CNR) oltre ad attori pubblici e privati interessati alla formazione di nuove figure professionali in grado di affrontare la sfida della nuova ”agricoltura digitale” cardine per lo sviluppo di servizi innovativi a valore aggiunto (https://youtu.be/xGD3qWf92n4).
Il master ha avuto come oggetto l’agricoltura di precisione come strategia gestionale delle produzioni agricole, che si presenta innovativa e sostenibile (economicamente ed ecologicamente) e che si basa sulla raccolta di dati, la generazione di informazioni e la capacità di interpretazione dei processi agronomici, per fornire un concreto supporto alle decisioni aziendali.
Nel percorso formativo i maggiori esperti di università e centri di ricerca italiani hanno fornito elementi delle diverse discipline e tecniche che sono coinvolte nel vasto tema dei sistemi avanzati di gestione della produzione agricola: dall’acquisizione di dati geo-spaziali provenienti da diversi sensori (ottici, geoelettrici,) e piattaforme (a terra, prossimali o remote), alla loro efficiente gestione informatica (big data); dalla generazione di prodotti tramite appropriate tecniche di elaborazione dei dati (image processing, strumenti GIS, tecniche di geostatistica, modellistica agronomica) alla creazione di informazioni a valore aggiunto quale input per diverse agropratiche (gestione di fertilizzazioni a rateo variabile, mappatura delle rese, diserbi patch spraying, etc.). Sono stati illustrati gli ambiti applicativi per queste tecnologie, che oggi grazie alla meccanizzazione agraria ed alla digitalizzazione dei processi aziendali, riguardano tutti i maggiori settori produttivi dell’agricoltura italiana (viticoltura, cerealicoltura, zootecnia).
 

La partecipazione di IREA

Nel quadro del contributo alle attività di altri dipartimenti del CNR, e della sempre maggior importanza che le applicazioni verdi assumono per IREA, l’Istituto è stato coinvolto nel master con l’attività di docenza svolta dal Dr. Mirco Boschetti che ha disseminato i risultati scientifici e tecnologici del progetto ERMES (www.ermes-fp7space.eu), ed ha visto la partecipazione attiva di personale IREA nelle persone del Dr. Francesco Nutini e del Dr. Alberto Crema, che hanno terminato con successo il corso di studi con un elaborato dal titolo “Dalla pedologia al telerilevamento satellitare: utilizzo innovativo di mappe tematiche per il supporto alle agropratiche ed al monitoraggio dei cereali autunno-vernini”. 
Crema  Nutini

La presentazione del Dr. Crema (sinistra) e del Dr. Nutini (destra) durante l’evento conclusivo del master

Il project work presentato al termine del master ha riguardato il supporto alla fertilizzazione a rateo variabile ed il monitoraggio di un appezzamento di circa 60 ha coltivati a grano duro nel corso della stagione 2016-2017 presso l’azienda Bonifiche Ferraresi, situata a Jolanda di Savoia (FE). Tale studio si inquadra nella collaborazione che IREA ha in atto con l’azienda per attività di ricerca e sviluppo nell'ambito dell'agricoltura di precisione. 

Indice NDRE 

Un’immagine dell’indice di vegetazione NDRE (Normalised Difference Red Edge) acquisita da sensore multispettrale (sequoia) da piattaforma APR nel marzo 2017. I dati spettrali acquisiti a terra confermano le anomalie individuate nell’immagine.

 

L'obiettivo del progetto è quello di esplorare i paesaggi agricoli futuri, modellando le loro prestazioni nel quadro del cambiamento climatico per riconciliare la produzione alimentare e l'uso delle risorse. La ricerca si concentra su due casi di studio mediterranei caratterizzati da sistemi di coltivazione basati uno sul riso e l’altro sulla lavanda. Al fine di caratterizzare la variabilità nel tempo e nello spazio delle condizioni agricole in termini di clima, di sistemi di coltivazione e delle loro prestazioni (produzione, economia, ambiente), verrà effettuata un'analisi di dati da satellite quali MODIS/Landsat (NASA) a diverse risoluzione spaziale e frequenza temporale. Il progetto prevede inoltre un periodo di “visiting” presso IREA di un Post-Doc e di una ricercatrice INRA (Fr).

Committente: INRA (Fr) e CIRAD (Fr)

Prime contractor: IREA

Periodo di attività: 2016

Finanziamento IREA: € 11.000

Responsabile IREAMirco Boschetti, Pietro Alessandro Brivio

 

SPACE-OIl progetto SPACE-O integra prodotti di EO derivanti dai sensori satellitari di nuova generazione (Sentinel-2 MSI e Landsat-8 OLI) e monitoraggio in situ con modelli idrologici avanzati, di qualità dell'acqua e strumenti ICT, in un potente sistema di supporto alle decisioni. L’obiettivo è quello di generare sistemi di previsione in tempo reale, a breve e medio termine temporale, dei flussi d'acqua e dei dati di qualità negli invasi artificiali destinati ad uso d’approvvigionamento potabile ed irriguo. L’attività d’IREA prevederà la collaborazione con EoMAP per la generazione dei prodotti di qualità delle acque degli invasi Mulargia e Aposolemis e la generazione di prodotti a valore aggiunto, quali ad esempio le mappe di fioritura superficiale dei cianobatteri. Tutti i risultati ottenuti nel progetto saranno utilizzati per ottimizzare le operazioni di trattamento delle acque e per stabilire una linea di servizi nel settore delle acque. 

http://www.space-o.eu/

Committente: Unione Europea, H2020

Prime contractorEMVIS (GR)

Periodo di attività: 2016 - 2018

Finanziamento IREA:  € 182.250

Responsabile IREA: Claudia Giardino

Attività: Modellistica di estrazione di parametri bio-geofisici

 

Una delle attività di ricerca irea

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