Il sistema di monitoraggio dello stato del mare istallato in aree costiere consente di stimare i parametri fisici coinvolti nei fenomeni osservabili sotto costa, come l’erosione e i dissesti causati sia da fattori naturali (azioni delle correnti costiere e del moto ondoso) che antropici (opere marittime progettate senza un’adeguata valutazione dell’impatto ambientale).
La ricostruzione ad alta risoluzione delle mappe di batimetria e dei campi di corrente superficiale in zona costiera avviene attraverso l’utilizzo dell’algoritmo NSP, una tecnica sviluppata dai ricercatori dell’IREA CNR. La figura riporta il confronto tra la mappa di batimetria ricostruita da un echo-saunder multi-beam e quella stimata dalle immagini radar in banda X.
Oltre al monitoraggio dei fenomeni costieri, il sistema di stima dello stato del mare è stato utilizzo per supportare le attività di rimozione del relitto della Costa Concordia, naufragata il 13/01/2013 sulle coste dell’Isola del Giglio. Le informazioni restituite da tale sistema hanno infatti consentito di valutare l’impatto delle onde sul relitto ed i campi di corrente superficiali in prossimità di esso.